SLAP LESION
La lesione SLAP, o SLAP lesion (Superior Labral Anterior to Posterior), è la lacerazione della porzione superiore del cercine glenoideo dell’articolazione gleno-omerale della spalla.
IL cercine è un anello di cartilagine che serve a stabilizzare l’articolazione; questo, per cause traumatiche, per overuse o solo per invecchiamento si strappa in corrispondenza dell’inserzione del capo lungo del bicipite.
Raramente la comparsa dei sintomi è successiva a un traumatismo ben definito; più spesso la storia clinica riconduce a molteplici episodi traumatici durante attività “overhead”.
Molto spesso si è in grado di riprodurre la lussazione volontariamente e più comunemente ciò avviene in posizione di lancio.
La lesione SLAP è difficile da diagnosticare in quanto esistono molte altre condizioni che presentano sintomi simili, tra cui altri tipi di lesioni alla spalla nella cuffia dei rotatori, la lesione del sovraspinato o una lussazione.
Nel contesto della diagnosi clinica della spalla al paziente verrà chiesto da quanto tempo duri il dolore, se vi siano determinati movimenti che rendono il dolore più intenso e se vi siano già stati problemi simili in passato.
Possono presentarsi sintomi come sensazione di scatto o schiocco quando si muove la spalla, dolore durante il sollevamento e l’abbassamento del braccio, dolore quando ci si sdraia sulla spalla interessata, instabilità della spalla, arco di movimento limitato e perdita di forza nel braccio.
Nei casi più lievi l’intervento chirurgico viene evitato con l’abolizione dei gesti sportivi o lavorativi “overhead” che stressano la lesione.
La riabilitazione deve enfatizzare il rinforzo dei muscoli intrarotatori cercando di recuperare il più in fretta possibile l’articolarità completa senza però forzare l’extrarotazione.
Esercizi di stretching della capsula e della cuffia posteriore possono alleviare i sintomi.
Il trattamento chirurgico della Slap Lesion consiste nella regolarizzazione del cercine glenoideo, nell’ancoraggio del margine distaccato del labbro glenoideo con viti riassorbibili e tenodesi e ancoraggio del capo lungo del bicipite brachiale (CLB) quando più del 50% della sua inserzione è stato coinvolto associato o meno a intervento sulla cuffia dei rotatori e può essere condotto o per via artroscopica o a cielo aperto.
A volte si cerca di limitare chirurgicamente l’extra-rotazione e in tal caso si eseguono procedure complesse agendo o sui tessuti molli come avviene nell’intervento di Putti-Platt (plastica della cuffia e accorciamento del sottoscapolare) o creando un “blocco” osseo come avviene nell’intervento secondo la tecnica di Latarjet (trasposizione della coracoide).
In seguito all’intervento chirurgico di Slap Lesion è indispensabile eseguire un accurato programma di riabilitazione.
Dopo l’intervento viene generalmente posizionato un tutore in moderata abduzione in posizione neutra per 3-4 settimane.
Tra la 3° e la 6° settimana post-operatoria verrà concesso un graduale recupero della mobilità passiva su tutti i piani.
A questo punto si può incrementare il lavoro di articolarità per raggiungere la mobilità completa dopo 10-12 settimane da intervento.
A partire dalla 3° settimana si può iniziare un rinforzo isometrico submassimale con attenzione agli esercizi che possono sollecitare il capo lungo del bicipite; la mobilità attiva viene tuttavia mantenuta sotto i 90° di elevazione fino a circa 6 settimane dall’intervento quando si completa la fase di protezione.
Nei pazienti sportivi il programma riabilitativo sarà più aggressivo e accelerato e mira a recuperare la completa articolarità a 6-8 settimane dall’intervento (se non si inizia a mobilizzare subito la spalla aumenta il rischio di avere una rigidità di spalla con deficit soprattutto della extrarotazione).
Per il ritorno all’attività sportiva (sport di contatto e sport di lancio) servono circa 6 mesi dalla data dell’intervento.